Iniziati i lavori per la prima Comunità energetica di Valore Comunity!

Iniziati i lavori per la prima Comunità energetica di Valore Comunity!

In Umbria sono iniziati i lavori per la prima Comunità energetica di Valore Comunity con un fotovoltaico da 37 kW!

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Come annunciato da diversi mesi a questa parte, il nuovo anno apre con il rincaro delle materie prime per la produzione dell’energia e quindi con il rincaro delle bollette. In particolare, per quanto riguarda l’energia elettrica parliamo di rincari fino al 55%.

Si tratta quindi di aumenti che vanno ad impattare pesantemente sui bilanci familiari e, soprattutto in quelli delle aziende o imprese. A causa di questi aumenti molte delle imprese già in crisi oggi, a causa degli effetti della pandemia, potrebbero non sopravvivere. Ma come possono sopravvivere, ma soprattutto emanciparsi sempre di più, imprese e famiglie da questi aumenti dell’energia?

Sicuramente, quella di ricorrere ad impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è una soluzione. Tuttavia, soprattutto nel caso di imprese particolarmente energivore questa soluzione potrebbe non essere sufficiente. Un impianto fotovoltaico può senza dubbio ridurre le spese per l’approvvigionamento di energia ma, specie se il ciclo produttivo dell’impresa è attivo anche di notte, questa riduzione potrebbe non essere sufficiente.

In questo approfondimento parleremo della nostra prima comunità energetica rinnovabile ovvero la migliore soluzione per abbattere i costi delle bollette. Approfitteremo inoltre del parlare della nostra prima comunità energetica anche per ricapitolare brevemente la situazione relativa alle C.E.R..

Comunità energetiche rinnovabili: da sogno a realtà

Prima di approfondire il lavoro che abbiamo realizzato per dare vita alla nostra prima comunità energetica, forse è necessario ricapitolare brevemente il concetto che c’è alle spalle di questo nuovo soggetto.

La comunità energetica rinnovabile è in effetti un nuovo soggetto giuridico. In particolare, una comunità energetica rinnovabile è un insieme di soggetti, privati, pubblici, imprese, che si associano fra loro. Scopo dell’associazione è la collaborazione per la produzione, per il consumo, e per la gestione dell’energia prodotta da impianti locali. Con impianti locali si intendono gli impianti di produzione di energia da F.E.R. di proprietà di alcuni, non per forza tutti, membri della comunità. Impianti che possono essere anche collegati a batterie di accumulo.

E’ quindi evidente come il concetto di comunità energetica sia legato a quello di autoconsumo collettivo. I soggetti che fanno parte di una comunità energetica infatti hanno l’obiettivo di consumare l’energia che producono i loro impianti soddisfacendo i propri fabbisogni elettrici. Qualora i soggetti riescano a soddisfare completamente il proprio fabbisogno energetico si verificherebbe quello che viene definito propriamente autoconsumo collettivo.

Se oggi è possibile pensare a queste nuove configurazioni della rete elettrica, da “one to many” a “many to many”, è anche grazie al nuovo quadro legislativo. Recentemente infatti è stato approvato il Decreto Red II (d.lgs 8 novembre 2021, 199) tramite cui lo stato italiano recepisce le normative europee Red II.

La nostra prima Comunità energetica rinnovabile

Se abbiamo potuto realizzare la nostra prima comunità energetica rinnovabile è stato grazie alla lungimiranza di un imprenditore umbro. La sua impresa, di medie dimensioni, che si trova nel territorio di comune di Magione, si basa su di un ciclo produttivo particolarmente energivoro. Un ciclo produttivo i cui costi energetici impattano pesantemente sui bilanci aziendali e che un semplice investimento in un impianto fotovoltaico non basterebbe a contenere.

L’impresa ha quindi deciso di rivolgersi a Solar Cash per una consulenza atta ad individuare il modo migliore e più duraturo per abbattere questi costi. Abbiamo quindi prospettato loro, fin dal primo momento, la possibilità di entrare a far parte di una comunità energetica previa realizzazione di un impianto fotovoltaico da 37 kW. Sarà proprio questo impianto infatti ad essere il fulcro produttivo della nostra prima comunità energetica.

Costituendo una comunità energetica ed entrandone a far parte l’impresa può usufruire infatti di un doppio vantaggio. Il primo è senza dubbio quello di beneficiare delle agevolazioni per l’installazione di impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili in grado di abbattere i costi dell’investimento. Il secondo è quello di beneficiare delle tariffe incentivanti per le C.E.R. previste da ARERA oltre che a quelle per l’immissione di energia elettrica nella rete nazionale.

Ma i vantaggi non saranno esclusivamente dell’impresa. Coloro che, trovandosi nelle vicinanze della stessa, decidessero di entrare a far parte della nostra prima comunità energetica, potrebbero entrarvi con notevoli benefici. Potrebbero infatti beneficiare di tariffe incentivanti sul consumo dell’energia della C.E.R. risparmiando notevolmente sulle proprie bollette dell’elettricità.

Comunità energetica: tutti i vantaggi del farne parte

Ma perché privati ed imprese dovrebbero decidere di entrare a far parte della nostra prima comunità energetica? Perché sostenere un investimento importante come quello per la realizzazione di un impianto fotovoltaico?

Abbiamo cercato di riassumere i principali vantaggi del far parte di una comunità energetica qui di seguito:

  • Accesso alle agevolazioni fiscali per la transizione ecologica. Le imprese possono accedere agli incentivi, sotto forma di credito d’imposta, previsti per gli investimenti in beni strumentali 4.0, agli incentivi previsti dalla Nuova Legge Sabatini ed a quelli previsti dal bonus sud. I privati invece possono accedere a detrazioni come gli ecobonus o come il superbonus;
  • Usufruire degli incentivi per le comunità energetiche. Si tratta di incentivi che  vengono erogati anche sull’energia immessa nella rete nazionale dagli impianti a fonti rinnovabili che fanno parte delle comunità energetiche.
  • Beneficiare delle tariffe incentivanti per i soggetti produttori di energia. I soggetti che possiedono impianti fotovoltaici, potranno usufruire di una tariffa incentivante che può arrivare fino a 110 €/MWh portando quindi un notevole risparmio a bilancio. Ne parliamo meglio qui;
  • Benefici per la comunità. L’energia prodotta in eccesso da questo impianto fotovoltaico aziendale verrà immessa all’interno della comunità, e quindi redistribuita fra i suoi membri, senza passare per la rete energetica nazionale. I soggetti consumatori di energia (quelli senza impianto), potranno usufruire di una tariffa incentivante che ammonta a 9 €/MWh sull’energia che consumano;
  • Vantaggi ambientali. Auto-consumare l’energia che si produce, significa consumarne molta di meno di quella da prelevare dalla rete elettrica nazionale. Pertanto, anche la necessità di produzione di questo tipo energia sarà minore, contribuendo a ridurre le immissioni dei gas serra.

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